Gli anni delle superiori sono stati travagliati, caratterizzati dalla sensazione di impotenza, di animale in gabbia.
Ma restano gli anni migliori perché avevo la speranza in un futuro sereno, in cui i tasselli sarebbero andati ciascuno al proprio posto.
Ora è tutto distrutto, il futuro è già qui e non assomiglia nemmeno lontanamente a ciò a cui aspiravo.
E non ha margini di miglioramento.
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