Cala la notte su queste pagine monde.
Si sono perse le parole nella confusione di uno sguardo.
Scivola la penna fin sul bordo e poco manca che si getti di sotto con un tonfo.
Nulla ancora accade. Le lettere si rincorrono come vagoncini senza mai riuscire a diventare treno.
Lascia che l’alba torni sulle tue pagine, non abbandonarti allo sconforto mai. Chi ti legge si sente confortato. E non ti sembri strano
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Credo che il conforto sia veramente per pochi…
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E aggiungo che sei il mio più grande sostenitore e di questo ti ringrazio perché anche la più piccola parola mi dà un motivo per continuare a pubblicare sapendo che a qlcuno importa
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Elena, sono un blogger vecchissimo in tutti i sensi, ho percorso in lungo e in largo la blogosfera per molto tempo e credo di poterti dire alcune cose con esperienza, serietà e pulizia.
SE dovessimo ragionare in modo concreto e realistico a pochissimi importa veramente come siamo e cosa abbiamo dentro e quindi lo stesso vale per la scrittura se essa almeno un po’ ci rappresenta, Ma sai bene che le cose non stanno esattamente così, che ci sono infinite variabili e altrettanti momenti imprevedibili; ci si lega al virtuale che in qualche modo “suona” vero, non importa che sia in assoluto analogo al tuo mondo, conta solo che suoni davvero. Se poi il suono è suonato bene, se non ha pretese di alta letteratura snob e elitaria ma trae la sua forza da un’altra emozione più profonda e vissuta, allora il miracolo si manifesta. In realtà molte altre cose sono solo orpelli, l’audience, i followers, i commenti, le gratificazioni….credimi sono cose che dopo un po’ perdono gran parte della loro valenza. Resta solo l’anima di chi ha scritto, lo spirito, l’idea. Quella è eterna e noi ne prendiamo una piccola parte scorrendone le righe. SE importare ha questo significato ebbene a me importa.
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