In questa giornata desolata
una striscia di azzurro si staglia
come un’isola nel grigio del cielo.
Posted in Random, tagged azzurro, cielo, desolazione, giornata, grigio, isola, random, striscia on marzo 28| Leave a Comment »
In questa giornata desolata
una striscia di azzurro si staglia
come un’isola nel grigio del cielo.
Posted in Random, tagged canaglia, carta da parati, giornata, idee, immagini, luce, muro, nascondere, nostalgia, parole, random, sole, solitudine, velo on ottobre 6| Leave a Comment »
Nostalgia canaglia che si presenta in questa giornata di sole a portare un velo di solitudine.
O forse sta strappando questa carta da parati, troppo a lungo usata per nascondere le macchie sul muro.
Posted in Random, tagged cambiare, errore valutazione, errori, giornata, illusione, ingenuità, parole, random, solo parole, sorriso on febbraio 10| Leave a Comment »
Posted in Random, tagged fine, giornata, idee, inizio, parole, pensieri, pensieri sparsi, random, solo parole, tramonto on aprile 29| Leave a Comment »
Il tramonto non è solo la fine della giornata che hai vissuto
ma è anche l’inizio della giornata che vivrai.
Posted in Random, tagged altare, appiglio, attimo, banchi, capo, confondersi, dubbi, felicità, fine, folla, freddo, giornata, indifferenza, istante, luce, malinconia, marmo, mortalità, parole, porte, preghiere, raggi, random, ricordo, rischiarare, sacerdote, scarpe, sciogliere, scoglio, sparire, vetrate on marzo 15| Leave a Comment »
Vedo il freddo del marmo dell’altare
sciogliersi alle parole del sacerdote,
povero essere mortale che spera di convincere noi addolorati
che la vita non ha fine.
I raggi di questa giornata malinconica entrano a forza attraverso le vetrate
ma non rischiarano i nostri dubbi.
Noi restiamo indifferenti col capo chino,
puntato sulle scarpe impolverate
che ci distraggono e portano lontano da quest’omelia.
Vaghiamo nel tempo passato,
alla ricerca di un attimo, un istante, un ricordo,
uno scoglio o solo un appiglio di felicità.
Le porte si spalancano alle nostre spalle
e il grigio getta il suo cono di luce
affinché lo seguiamo e ce ne andiamo da lì.
Lasciamo i banchi di legno con le loro preghiere scolpite sui sedili
e ci tuffiamo nella folla, desiderosi di confonderci con essa
e tra le sue forme indistinte sparire.