Il rumore del mare , con lo sciabordio delle sue onde contro gli scogli appena al di fuori della sua linea, sovrasta i pensieri e tutto avvolge.
Posts Tagged ‘onde’
Random #197
Posted in Random, tagged idee, mare, onde, pensieri, random, sciabordio, scogli on marzo 2| Leave a Comment »
Spezzone #13
Posted in Spezzone, tagged auto, cielo, collos, giacca, mare, occhi, occhi azzurri, onde, orli, passi, salsedine, scarpe, sciarpa, sguardo, spezzone 13, vento on dicembre 16| 2 Comments »
Un paio di occhi azzurri incastonati da ciglia scure osservavano il mare, inquieto come il suo animo. Tra sbuffi di spuma biancastra immergeva le scarpe da festa, che uscivano da quel bagno con strani orli di salsedine che non sarebbero più andati via.
Ritto in piedi, non pareva accorgersi del vento freddo, nemmeno quando la giacca si sollevò come una vela di un vascello e mani fredde gli accarezzarono le membra spoglie.
Un ultimo sguardo alle onde increspate, distinte a fatica dal cielo plumbeo e minaccioso, poi si avvolse la sciarpa attorno al collo e si voltò, con passi incerti, affondanti nella sabbia, in direzione della sua auto. Si abbottonò la giacca con un abbraccio di sconforto.
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Random #16
Posted in Random, tagged assenzio, bussola, cuore, dolore, eroi, eterno, fame, grido, grotta, idee, impresa, inferno, male, mare, onde, orologio, parole, pensieri, random, ronzio, rumore, silenzio, sonore, strada, tic tac, veleno on luglio 13| Leave a Comment »
Mi sto ingoiando il cuore
anche se non ho fame,
si sta spezzando il rumore
dentro di me del mare,
contro scogli s’infrangono le onde sonore
sbattono in silenzio
fino a scomparire mentre bevo assenzio,
veleno per zittire
una voce che vuol farmi ammattire,
per calmare il tic tac di un orologio infame
che trivella fino a farmi male,
un dolore costante
che diventa gigante,
come una grotta senza via d’uscita
e non so come farla finita.
Uscire da quest’inferno,
eterno,
è un’impresa per eroi
ben più forti di noi.
Senza una bussola ad indicare la strada
non so dove andare, resto ferma qualunque cosa accada.
E il martellare diventa un ronzio
nelle orecchie, un grido faccio mio
“Aiutami, non so più cosa fare io.”