Spirava dal mare. Sostenuto e freddo.
Inspirai la salsedine a pieni polmoni. Bastò un attimo per ritrovarmi in un’altra epoca, un altro mondo, una vita fa.
Un altro me, una lei che lei lo sarebbe stata ancora.
Mi perdevo a fissare le gocce d’acqua che si asciugavano sulla sua pelle scottata dal sole. Mi perdevo tra le ciglia scure dei suoi occhi chiusi per ripararsi dal dolore della luce del mezzogiorno. Mi persi. In quel mare, sotto quel cielo, accanto a lei.
Mondi ora ci dividono.
Distanze ci separano.
Vite che non ci appartengono più.